Di contrazione muscolare se ne parla molto nell’ambito del fitness soprattutto dai chi frequenta palestre e centri fitness, ma difficilmente chi ne parla sa davvero cos’è e come avviene la contrazione muscolare.
Eppure, la contrazione muscolare è alla base degli esercizi fisici e di tutto il movimento del corpo umano. Quindi, capire come avviene e quanti tipi di contrazione muscolari esistono è essenziale per capire al meglio ogni tipo di movimento.

La contrazione muscolare
La contrazione muscolare è il risultato di un insieme di serie di modificazioni intracellulari, che fa si che ci sia un movimento da parte delle fibre muscolari, e quindi si ha un movimento del muscolo.
La contrazione muscolare può avvenire in tutti i tipi di muscolo. Però il muscolo che rappresenta meglio la contrazione muscolare è senza dubbio quello scheletrico dove l’unità che si andrà a contrarre sarà il sarcomero. Il sarcomero è l’unità funzionale del muscolo scheletrico ed è quella che durante un movimento si andrà a contrarre.
Ogni fibra muscolare contiene da parecchie centinaia a molte migliaia di miofibrille. Ogni miofibrilla contiene circa 1500 filamenti di miosina e 3000 filamenti di actina, costituiti da grosse molecole proteiche polimerizzate che sono responsabili della contrazione muscolare.
I filamenti di actina e di miosina sono tra loro interdigitati e dal loro movimento si ha la “nascita” della contrazione muscolare.
Come avviene la contrazione muscolare?
L’avvio e il corso della contrazione muscolare avvengono secondo questa sequenza di eventi.
- Un potenziale d’azione viaggia lungo un motoneurone sino alle sue terminazioni sulle fibre muscolari. La stimolazione delle fibre muscolari viene operata dal sistema nervoso, il quale realizza tra una fibra muscolare e una fibra nervosa un contatto funzionale, chiamato placca motrice.
- A livello della placca motrice il nervo va a secernere una piccola quantità di una sostanza neurotrasmettitrice, cioè l’acetilcolina.
- L’ acetilcolina va ad agire su un’area circoscritta della membrana della fibra muscolare provocando l’apertura delle proteine canali.
- L’apertura di questi canali fa si che ci sia l’entrata di ioni sodio nella fibra muscolare , la quale da un potenziale di riposo negativo passerà ad avere un potenziale d’azione, cioè sarà depolarizzata.
- Poi, il potenziale d’azione si andrà a propagare lungo la membrana della fibra muscolare.
- La depolarizzazione va a provocare la liberazione dal reticolo sarcoplasmatico, in direzione delle miofibrille una grande quantità di ioni calcio.
- Gli ioni calcio si andranno a legare alla molecola di tropanina che cambierà e si sposterà, andando a determinare l’aggancio delle teste delle molecole di miosina alle molecole di actina.
- Il legame tra miosina e actina da via a un fenomeno dove le teste di miosina, dopo la liberazione di ATP, si andranno a flettere violentemente determinando la sovrapposizione di filamenti sottili a quelli spessi. E quindi, a livello del sarcomero ci sarà quella che è la riduzione della lunghezza complessiva dello stesso.
- Accorciando il sarcomero, il muscolo avrà formato un energia tale da far avvicinare tra di loro due leve ossee, e quindi andrà a produrre un movimento.
La miosina è un enzima che va a prende l’ATP e lo degrada in ADP, e questo processo porterò alla formazione di una grossa quantità di calore.
Quando la miosina va a degradare l’ADP si piega in due, e questo fa si che può legarsi a un filamento di actina e trascinarselo con se. Tutto ciò avviene grazie al calcio, che finché c’è, la miosina si andrà ad attaccarsi e staccarsi dall’ATP e dall’actina. Tutto questo prende il nome di associazione elettro meccanica.
Cioè, si avrà il rilascio di calcio che attiverà la miosina, e da lì in poi ci sarò un ciclo continuo dove la miosina si andrà ad attaccare e staccare all’actina consumando ATP.
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